Nei giorni del Festival due mostre dall’Hype assicurato: le antiche stampe giapponesi riproposte in chiave pop rock e il sancta sanctorum della Street Art contemporanea.
Espongono ESH Gallery e Deodato Art. Promuove la “fiera-non fiera” (Un)Fair.
Sorvolare la Street Art d’oltreoceano senza biglietto aereo. Mixare il Giappone antico con le Icone rock del nostro tempo senza usare lo shaker. Sì, si può fare, passeggiando tra le sale del Centro Culturale San Gaetano.
Solo per il Future Vintage Festival arriva la mostra “(Un)popular”, un ponte tra Oriente e Occidente, il passato remoto delle stampe giapponesi rivissuto in chiave moderna a pochi passi dalle pietre miliari dell’arte urbana contemporanea.
Se l’Oriente diventa “iconic rock”.
Prendi una tecnica di stampa che risale al Giappone del XVII secolo – “Ukiyo-e” – e immaginala applicata al volto di David Bowie, alla posa dei Kiss, alle sferzate metal degli Iron Maiden. Il risultato è “Japanorama. Ukiyo-e Today”, tre serie di xilografie create da un illustratore, un incisore e uno stampatore secondo la tecnica dei maestri giapponesi. Ogni stampa, in serie limitata, mira a conservare la memoria dell’antico e aprire un dialogo con alcune tra le Icone più scintillanti del nostro tempo. Nell’approccio di ESH Gallery c’è proprio l’urgenza di connettere l’arte decorativa dell’Oriente classico a esperienze e tecniche vicine al culto pop (soprattutto occidentale) per le Icons.
Da Banksy a Mr. Brainwash, i capolavori della Street Art.
Graffiti, stencil, vernice spray e colori sgargianti: la mostra di Galleria Deodato dedicata agli street artist più influenti del momento promette di regalare ai visitatori un’esperienza unica. Il percorso espositivo si apre con Banksy, il misterioso artista che è riuscito a ottenere fama internazionale senza rivelare la propria identità. Grazie a lui la street art è entrata di diritto nella storia dell’arte, apprezzata dal pubblico e dai collezionisti. In mostra anche Mr.Brainwash, icona della Pop-Street Art, nonché uno degli artisti più importanti e quotati al mondo.
Non mancano anche i protagonisti della scena italiana: TVBOY, sempre sulle prime pagine dei quotidiani grazie alle sei opere irriverenti che fa comparire sui muri delle città di tutta Europa, e Mr. Savethewall, che fa uso di linguaggi della street art e della comunicazione, oltre alle ultime tendenze dell’arte contemporanea, fornendo un’interpretazione della nostra società in chiave ironica e critica.
Future Vintage Festival espone l’(un)conventional.
Street Art e Ukiyo-e, tecniche antiche e impatto ipermoderno, Future e Vintage: un’esperienza possibile grazie all’incontro tra il Festival e (Un)fair, la fiera-non-fiera dall’attitudine unconventional, aperta alle contaminazioni e dedicata a nuovi galleristi, nuovi artisti, nuovi linguaggi e temi – dalla Green alla Gender Culture – che dettano il passo socio-culturale della nostra epoca. E del nostro Hype.


