Dai tour europei e internazionali con un gruppo noise/hardcore all’arte contemporanea il passo non è così lungo come può sembrare. Almeno non lo è per Nico Vascellari, che ha trasposto la sua musica in uno degli elementi performativi delle sue opere: un suono di fondo feroce, vivo, penetrante, che può diventare dissonanza e distorsione.
Ma la sua opera vive di altri elementi irrinunciabili: il movimento, la presenza fisica, l’installazione, il video. Non c’è spazio per la staticità, nulla è cristallizzato in un istante, tutto è in divenire. Il risultato è una sorta di rituale in fieri, in cui alla storia dell’artista si mescolano diversi linguaggi sonori e visivi.
Tra le tante, le sue opere sono state ospitate alla Crisp London Los Angeles, al Marina Abramovic Institute di San Francisco, all’Italian Academy della Columbia University a New York.